domenica 13 febbraio 2011

In giro... across the universe

«Words are flowing out like endless rain into a paper cup». Tradotto in italiano: le parole scivolano via come pioggia infinita in una tazza di carta. Era un poeta John Lennon. E peccato che un pazzo scatenato l’abbia ucciso trent’anni fa. Di parole, in queste settimane, ne stiamo sentendo troppe. E dire che Mina e Alberto Lupo lo avevano “predetto” più di quarant’anni fa!

No, nemmeno le caramelle vogliamo più. Le rose e i violini stavolta li raccontino ad altri. Perchè adesso è arrivato il momento di fare i fatti. In tutti i campi. Cosa si sta facendo per migliorare questo mondo intriso di egoismi e protagonismi? Cosa si sta facendo per garantire un futuro migliore ai nostri figli? Cosa si sta facendo per salvare il salvabile di una società che è mutata in un mostro a tre teste? Nulla. Ma di parole ne sentiamo a bizzeffe, quelle sì che non mancano mai. Siamo in primis noi stessi a fare solo parole. «Da domani mi metto a dieta». Anzi. «Da lunedì, mi sparo l’ultimo weekend di bagordi». Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra noi. Quante promesse che abbiamo sentito nella nostra vita, fin da piccoli. «Comportati bene, impegnati e avrai la tua ricompensa» oppure «Se fai il bravo ti porto le figurine dei calciatori». Niente di più falso. L’impegno ce l’abbiamo messo tutto ma la ricompensa non è quasi mai arrivata. Parole, parole, parole. Maledette parole. Abbiamo promesso, abbiamo giurato, abbiamo detto e scritto. Sì, scritto, perché siamo capaci di tradire le aspettative degli altri anche traducendo i nostri pensieri su  un foglio di carta. E non parliamo dei politici... in questo caso le parole le lasciamo solo a loro. Quanti progetti per migliorare la qualità della nostra vita sono falliti miseramente? «Domani sarà un giorno migliore, vedrai...» ha cantato Cesare Cremonini. Ma quando mai Cesare... qui passano i giorni aspettando una svolta che non arriva mai! «Forse non sarà domani, ma un bel giorno cambierà» ha invece scritto Luigi Tenco. Anche tu hai sbagliato. O forse no. Perchè di fatto le cose sono cambiate, sì... ma in peggio! Beh, sapete che faccio? Quasi quasi prendo la navicella spaziale. E’ parcheggiata in giardino e per fortuna va ad idrogeno, visto che il prezzo della benzina è aumentato. Visto che Giordano Bruno afferma che esistono infiniti mondi andrò per un bel po’ in giro, «across the universe», a cercare un posto migliore. Dove possibilmente le parole ancora non esistono.

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