mercoledì 30 marzo 2011

Quasi quasi faccio il croupier!

Faccio una premessa, vale a dire quella che di politica non mi interesso mai. Men che meno ora che la politica è diventato un palco di Zelig. E la conferma l'abbiamo avuta anche oggi. Silvio, Silvio... che autogol che hai fatto. A Lampedusa un casinò? Ma che diamine... consentimelo.

martedì 29 marzo 2011

Si cambia idea troppo spesso o no?

Questo mondo sembra davvero essere una barzelletta, è davvero complicato viverci. Sicuramente è più difficile combattere giorno dopo giorno la propria esistenza quotidiana che non fare l'Isola dei Famosi! La cosa più brutta è vedere gente che cambia idea spesso e volentieri. E' vero che solo i cretini non rivedono le proprie posizioni, ma quelle dei politici mi pare cambino troppo spesso.

sabato 26 marzo 2011

Soldi per rimpatriare? Ma che presa in giro...

Questa proprio non si può sentire. E' una notizia fresca, che ho appena letto sul giornale. Lo Stato italiano che dovrebbe dare soldi a chi rimpatria. Certo, gli sbarchi di questi giorni non sono una cosa positiva non per il nostro paese

mercoledì 23 marzo 2011

E se la guerra ci facesse tornare in bicicletta?

Stanotte sentivo degli strani rumori in testa. Cos'erano? I cattivi pensieri che si annidano giorno dopo giorno, in attesa che arrivi la svolta dell'umanità, o erano dei caccia in viaggio verso la Libia? Chi lo sa, io stavo avvolto nelle mie lenzuola e non ho poi capito molto, diciamo la verità. Così come in realtà, anche leggendo i giornali, non ho capito molto su questa guerra che si sta combattendo in questo angolo d'Africa così vicino a noi.

martedì 22 marzo 2011

Il cerchio che la stampa vuole ignorare

Che l'Italia sia un paese ormai allo sbando lo si vede anche dalla stampa. I problemi seri sono sempre messi al bando: la disoccupazione credo sia davvero un dramma per i giovani (e i meno giovani). Inutile girarci attorno: è il vile dio denaro che fa muovere tutta l'economia. Se non c'è lavoro non arriva lo stipendio. Se non arriva lo stipendio non si possono comprare le cose (nè una macchina, nè un pacco di spaghetti). Se non si possono comprare le cose le fabbriche falliscono. Se le fabbriche falliscono non c'è lavoro. E il cerchio è chiuso.

lunedì 21 marzo 2011

Auto nuova, nome vecchio: solo per motivi di marketing?

La nuova Citroen 2Cv (foto corriere.it)
Questa volta parliamo di auto. E che auto. Auto che non ci sono più, auto che non abbiamo guidato e sulle quali magari siamo saliti da bambini. Auto che però ancora oggi stilisticamente sono bellissime e, in fondo, in garage e per girare in città non sarebbero mica male. Una vecchia Renault 5 come la vedete?

Cannavale e quella risata dall'aria malinconica

E' calato il sipario anche sul suo ultimo spettacolo. Enzo Cannavale, che non nego essere uno dei miei attori preferiti (che ci volete fare, uno di Scalea viene per forza influenzato dalla napoletanità!) ci ha lasciato alla fine della scorsa settimana. Non era un big, non era uno di quegli attori che ha guadagnato milioni e milioni di euro. Ma chi non si è fatto una risata con le sue battute, con i suoi piccoli gesti comici, a volte al limite del trash ma mai volgari.

giovedì 17 marzo 2011

L'Italia e una festa che non ci serve a nulla

Non vorrei essere offensivo nei confronti della terra che mi ha dato ahimè i natali, ma oggi, 17 marzo 2011, credo non ci sia niente da festeggiare. Lo Stato ci ha voluto dare un giorno di riposo, anche questo inutile. Anzi, no. Perchè in questo modo chi ne ha avuto le possibilità si è programmato un bel ponte al calduccio, in qualche hotel a cinque stelle. Festeggiamo i 150 di unità nazionale proprio mentre dall'altro lato qualcuno cerca di disgregarla, questa nazione, che detto tra noi forse non sarebbe nemmeno sbagliato.

mercoledì 16 marzo 2011

Nucleare sì o nucleare no? Vale la pena rischiare?

Nucleare sì, nucleare no. Sembra essere questo il motivo di discussione principale di questi giorni. Dimenticandoci che in Giappone c'è tanta gente che soffre, che sta rischiando la vita. L'unica preoccupazione italiana per la sorte di queste persone può essere solo l'abbraccio di Eto'o a Nagatomo dopo il gol?

domenica 13 marzo 2011

Totti e la sua lezione di vita

Non è stata una domenica semplice. No, non poteva essere una domenica come tutte le altre. Una domenica di calcio, sì, ma che calcio. C'era il derby, questa maledettissima partita che ogni volta mi fa salire la pressione, mi fa battere i denti dal nervosismo, mi fa mangiare le unghie, anzi la pelle. Chi mi sta vicino vorrebbe scappare via: posso fare di tutto. Ricordo un derby visto alla Consolidata dell'Università della Calabria, nel quale la mia ragazza rimase praticamente scandalizzata. Come fa un uomo a trasformarsi in una belva feroce per novanta minuti? Bisognerebbe chiederlo al mio Dna.

sabato 12 marzo 2011

Il terremoto giapponese ed Epicuro

Uno scenario apolicallico
E' l'ennesimo segno di una fine imminente. Chissà. Il 2012 non è poi così lontano e il terremoto che ha di fatto spezzato in due il Giappone deve farci capire una cosa: che dovremmo mettere in secondo piano tante cose ed evitare di arrabbiarci per delle scemenze, per dedicarci invece a quel che teniamo di più, ai nostri affetti, ai nostri interessi.

domenica 6 marzo 2011

«Il dialogo è il sommo bene» (diceva Socrate)

Un cono gelato, anche in pieno inverno, non si può mai rifiutare. Specie quando l’invito arriva da un amico fidato. Ma non è il cono gelato l’oggetto della discussione (o meglio, lo è stato al momento della scelta dei gusti). L’occasione era quella giusta per parlare dei problemi attuali dei giovani, ma non solo.

sabato 5 marzo 2011

Chi è fuori dagli schemi fa sempre i soldi?

Venerdì avevo pubblicato su Facebook una foto che riproduceva una delle più famose opere di Lucio Fontana. Chi è Lucio Fontana? Beh, ve lo faccio dire da Wikipedia in poche parole.

venerdì 4 marzo 2011

«Ma che razza di paese è mai questo?».

«Ma che razza di paese è mai questo?». E dicendolo un po' ripenso al tono che usava il mitico Adolfo Celi quando, in Amici Miei atto secondo, al Melandri gli rimproverava di non essere abbastanza bravo a fare il capofamiglia. Un tono sarcastico e amaro, ecco. Perchè mentre leggevo i giornali in questi giorni pensavo a come può essere atroce la vita.

giovedì 3 marzo 2011

L'uomo sa da cosa fugge, ma non sa cosa trova

«Ho deciso: mollo tutto e scappo via». L’aveva già pensato migliaia di volte in passato, ma quel pensiero era crollato in un secondo, come un castello fatte di carte napoletane. Si sarebbero aggiunti problemi su problemi. E allora nulla. Ma quella sera di dicembre, dopo l’ennesimo litigio con i parenti, dopo l’ennesimo posto di lavoro perso, era venuto per lui il momento di darci un taglio. Non ne poteva più.