E' un po' di tempo che non scrivevo sul blog. Non per mancanza di tempo, ma per mancanza di voglia. E' vero che quando non si è sereni non si ha voglia di fare nulla. Men che meno scrivere. Mi interrogo giornalmente su quello che sarà il futuro di noi trentenni e vedo soltanto nero. E solo ora ho capito perchè l'amico Santino mi ha regalato i "saggi" di Montaigne.
Ci sono persone che riescono a vivere il presente senza guardare avanti, come in fondo è anche giusto che sia. Non dicevano già i latini "carpe diem"? Fosse così facile...
Cosa può succedere in Calabria? Di tutto. E' una terra senza lavoro, senza prospettive. Con tante risorse che non sappiamo sfruttare. Per tanti e tanti motivi. Perchè ci accontentiamo, perchè cerchiamo sempre di ottenere il massimo con il minimo sforzo. Perchè cerchiamo sempre di fregare l'altro, perchè non riusciamo mai a trovare una comunione d'intenti. Sarebbe bello andare via, altrove. Dove il lavoro viene pagato bene, secondo quanto serve per vivere. Invece in Italia non si può progettare nulla: nè una famiglia, nè comprare una casa, nè comprarsi una macchina. A malapena se riusciamo a comprare il pane per mangiare (io personalmente non ci riesco). Cosa dobbiamo sperare? Non lo so. Una guerra civile servirebbe a riportare equilibrio? Servirebbe ad abbassare il costo della vita? Non lo so. Preghiamo. Ci è rimasto solo questo.
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